"Il recupero dell'organo è stato l'ultimo atto di un radicale restauro che ha interessato la chiesa di Santa Maria Maddalena da 2014 al 2016. Lo strumento è stato completamente smontato in tutte le sue parti e trasportato a Trevi (PG), presso il laboratorio dell'organaro Claudio Pinci. Nel frattempo si è provveduto al consolidamento e al restauro della cantoria e della cassa dell'organo. Buona parte delle canne interne (circa il 60%) erano state depredate, mentre molte di quelle superstiti risultavano danneggiate, ammaccate, piegate, schiacciate e squarciate; altre presentavano forti incrostazioni dovute all'umidità e compromissioni di vario genere a causa del cancro dello stagno. Si è pertanto provveduto a rimettere in forma, reintegrare, ripristinare, recuperare e ripulire le canne presenti e a ricostruire le mancanti sul modello di quelle esistenti. Sia il somiere maestro che quello di basseria sono stati aperti, sottoposti a trattamento antitarlo, spianati, rimpellati e reintegrati nelle parti mancanti. La testiera, la pedaliera e i due mantici a cuneo sono stati ricostruiti sul modello originario. È stato inoltre ripristinato il dispositivo di alzamantici a corde e installato un moderno e silenzioso elettroventilatore. Anche l'Usignolo e il Rollante sono stati riprisitinati. La meccanica è stata ricostruita riutilizzando alcuni componenti di quella originaria. Perticolare cura è stata poi impiegata nella fase finale di intonazione e accordatura, con l'intento di recuperare il diapason originario dell'organo."
* tratto dal libro "Il restaurato organo di Santa Maria Maddalena in Capranica Prenestina" del M° Andrea Panfili
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